L’endocardite batterica è un’infezione dell’endocardio, il rivestimento interno del cuore, e delle grosse arterie. Alcune procedure mediche sia di tipo diagnostico sia di tipo terapeutico che provocano sanguinamento, in particolare del cavo orale, dell’apparato genitourinario, dell’apparato gastrointestinale e delle alte vie respiratorie, possono causare la penetrazione di microbi (batteriemia) nel sangue: benché tutti i bambini possano contrarre questo tipo di infezione, per i bambini portatori di una cardiopatia congenita la presenza di difetti o di lesioni legate all’intervento nelle zone dell’anomalia può favorire l’insorgenza dell’endocardite a seguito dell’ingresso di germi nel circolo sanguigno e nelle strutture del cuore, causando un grave danneggiamento delle valvole cardiache e – per trombosi - di altri organi vitali come il cervello, i polmoni e i reni. Si tratta di una patologia molto grave che, se non trattata, che può anche rivelarsi fatale.

Nel bambino cardiopatico una febbre senza ragioni apparenti va immediatamente riportata al medico, in quanto può far sorgere i primi sospetti di un’endocardite batterica: un esame che prende il nome di emocoltura individuerà il tipo di batterio e confermerà la presenza di un’infezione.

Per i bambini cardiopatici è pertanto necessario, per l’esecuzione di alcune procedure, sottoporsi alla profilassi dell’endocardite batterica: la somministrazione di adeguata terapia antibiotica nelle immediatezze della procedura consente di eliminare il rischio di infezione.

E’ assolutamente consigliabile evitare l’applicazione di piercing o tatuaggi che aumentano il rischio di infezione; è inoltre fortemente raccomandata un’attenta igiene della bocca con un’accurata pulizia dei denti e con frequenti controlli dentistici periodici; è consigliabile inoltre limitare l’uso di bevande zuccherate ed un’alimentazione troppo ricca di dolci, in quanto la presenza di saccarosio può favorire l’insorgere di carie, con la formazione di ascessi ed infiammazioni gengivali, nei quali è più alta la presenza di batteri: il proprio dentista potrà suggerire la somministrazione di fluoro sotto forma di gocce o compresse, l’uso di un dentifricio a base di fluoro e la sigillatura dei molari intorno ai sei anni di età, per prevenire la comparsa di carie.

In occasione di una visita presso un medico specialista (dentista, chirurgo, urologo, gastroenterologo, ginecologo ed in tutti i casi di intervento chirurgico), è molto importante che la mamma informi il medico che il proprio bambino è portatore di una cardiopatia congenita e che necessita di essere sottoposto alla profilassi per l’endocardite batterica.

In genere tutti i bambini affetti da cardiopatia congenita rappresentano una categoria per la quale la profilassi antibiotica è altamente raccomandata - ad eccezione del difetto interatriale che presenta un rischio analogo al resto della popolazione generale - per le seguenti procedure (la presente lista é indicativa e potrebbe non coprire tutti i casi per i quali é necessario effettuare la profilassi. La richiesta/informativa al medico che intende procedere al particolare intervento o alla specifica procedura é sempre raccomandata ai genitori):

Le procedure dentarie

Estrazioni dentarie, chirurgia implantare e posizionamento di protesi transmucose, montaggio di bande ortodontiche, iniezioni di anestetico intralegamentarie, interventi parodontali, igiene orale profonda (scaling)  e ablazione del tartaro.

E’ consigliabile, prima di queste manovre, ridurre la carica batterica mediante sciacquo con collutorio a base di clorexidina 0,20% per 30 secondi/1 minuto.

Nel casi di estrazioni dentarie è consigliabile l’estrazione di un solo dente per seduta, evitando estrazioni multiple.

Non è invece raccomandata la profilassi dell’endocardite batterica per le iniezioni di anestetico locale, ortodonzia non traumatica, impronte della dentatura, radiografie del cavo orale, controllo degli apparecchi ortodontici, posizionamento di perni e di diga in gomma, rimozione dei punti di sutura, trattamento con fluoro, perdita naturale dei denti da latte.

Il tratto respiratorio

Tonsillectomia, adenoidectomia, broncoscopia con broncoscopio rigido, procedure chirurgiche o biopsie che riguardano la mucosa respiratoria.

Non è invece raccomandata la profilassi dell’endocardite batterica nei casi di intubazione endotracheale, broncoscopia con broncoscopio flessibile, inserimento dei drenaggi transtimpanici o timpanostomie.

Il tratto gastrointestinale

Sclerosi delle varici esofagee, dilatazione di stenosi esofagee, procedura chirurgica della vie biliari, colangiografia retrograda endoscopica per ostruzioni biliari, interventi che interessano la mucosa gastrointestinale.

Non è invece raccomandata la profilassi dell’endocardite batterica nei casi di ecocardiografia transesofagea, esofagogastroduodenoscopia con o senza biopsia.

Il tratto genitourinario

Interventi alla prostata, cistoscopia, dilatazione uretrale; per il parto vaginale la profilassi è raccomandata per le pazienti ad alto rischio.

Non è invece raccomandata la profilassi dell’endocardite batterica nei casi di isterectomia transvaginale, taglio cesareo, cateterismo vescicale, dilatazione e raschiamento uterino, interruzione di gravidanza, interventi per sterilizzazione, revisione della cavità uterina, posizionamento o rimozione di dispositivi intrauterini (IUD): in presenza tuttavia di tessuto infetto, anche in questi casi può essere raccomandata la profilassi.

Altre procedure mediche

Non è raccomandata la profilassi dell’endocardite batterica nei casi di cateterismo cardiaco inclusa l’angioplastica con palloncino, la circoncisione, l’impianto di pace maker, defibrillatori impiantabili e stents coronarici, incisioni o biopsie su cute preparata in asepsi.

Nei pazienti a più alto rischio è importante infine segnalare al proprio medico episodi che hanno comportato sanguinamento e che possono essere ricollegabili alla manifestazione di episodi febbrili (ad esempio la morsicatura da parte di un animale).

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