La cianosi è un fenomeno
caratterizzato dal colorito blu-violastro della pelle, delle mucose
(labbra e lingua in particolare) e della cute al di sotto delle
unghie, causato dalla diminuzione nel sangue arterioso di ossigeno:
l’emoglobina contenuta nei globuli rossi a cui è demandato il
compito di trasportare ossigeno nel nostro corpo, ha infatti un
colore blu se non ossigenata, rosso quando è invece ossigenata. Nel
bambino affetto da cianosi si assiste inoltre ad una manifestazione
clinica definita ippocratismo digitale, ossia la presenza di un
gonfiore nelle falangi terminali delle dita delle mani e dei piedi,
con unghie che risultano più convesse rispetto al normale. Gli
attacchi di cianosi possono presentarsi durante la giornata ed in
particolare al mattino, dove più frequentemente si registrano le
crisi anossiche (per mancanza di ossigeno nel sangue e nei tessuti),
con gravi difficoltà respiratorie, pianto, atteggiamento ipotonico
(il bambino si abbandona sulla spalla della mamma) e perdita di
conoscenza. Durante uno sforzo l’organismo necessita di maggiore
ossigeno ed il cuore di un bambino affetto da una Tetralogia di
Fallot non può soddisfare questa richiesta inviando più sangue ai
polmoni. Sotto sforzo la cianosi tende quindi ad aumentare ed il
bambino può essere in pericolo di vita: nel bambino di circa 2-3
anni affetto da Tetralogia di Fallot è tipico osservare il
cosiddetto fenomeno dell’accovacciamento (squatting), la
posizione che istintivamente il bambino assume per ridurre la
cianosi: in questa posizione sembrerebbe ridursi lo shunt del sangue
ed aumenterebbe il flusso polmonare con miglioramento
dell’ossigenazione. Oltre alla cianosi, agitazione, irritabilità,
iperpnea, ossia l’aumento della ventilazione polmonare per maggiore
frequenza e profondità degli atti respiratori, convulsioni e sincope
(perdita di coscienza) sono segnali di un quadro clinico grave che,
se frequente o non trattato adeguatamente, può provocare la morte.
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